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https://www.panoramaaudiovisual.com/en/2019/01/17/telespan-linea-coproducciones-internacionales-alto-presupuesto/

La società del gruppo Vértice 360 acquisisce i diritti dell'adattamento audiovisivo di 'Ida y Vuelta. La vita di Jorge Semprún'.

Ida y vueltaTelespan, società appartenente a Vertice 360, gruppo audiovisivo specializzato nella produzione e distribuzione di contenuti, con un focus internazionale e con prodotti comeo Con el al aire, Doctor Mateo, La familia Mata, Cuestión de sexo o La principessa di Eboli Nel suo catalogo, apre ora una nuova linea di business con la Coproduzione internazionale ad alto budget.

Il primo progetto sarà una serie basata sull'adattamento audiovisivo del libro Andata e ritorno. La vita di Jorge Semprún (Dibattito redazionale).

Il regista Agustín Díaz Yanes (Oro, Alatriste...), appassionato della vita e dell'opera di Semprún, star letteraria e riferimento culturale e di memoria per l'Olocausto, si occuperà della produzione esecutiva e della scrittura della sceneggiatura della serie emersa dall'adattamento della biografia scritta da Soledad Fox Maura su questa scrittrice, spia, politica e sceneggiatrice cinematografica unica nel suo genere.

Semprún, una vita fuori da un film

La vita di Jorge Semprún è praticamente la storia dell'Europa del XX secolo. Fino alla sua morte, Semprún è stato una delle figure spagnole con la maggiore proiezione e rilevanza internazionale. Recentemente New York ha ospitato una retrospettiva sulla sua figura con tutti i film a cui ha partecipato come sceneggiatore e regista.

Federico Sánchez era per Jorge Semprún molto più di un alias. Era un eteronimo. Un personaggio con una vita propria a cui Semprún tornava più e più volte per spiegare la sua storia.

La sua carriera letteraria è stata abbagliante quanto la sua carriera politica. Premi internazionali, nomination agli Oscar e continue apparizioni nei più importanti programmi culturali dell'epoca. La Francia lo accolse come uno dei suoi. Ma non ha mai voluto rinunciare alla sua nazionalità spagnola, è sempre stato un rosso spagnolo, un Rotspanien nella terminologia nazista.

Durante i suoi 89 anni di vita, Semprún ha lottato con la dualità della sua identità spagnola e della sua identità francese. La Francia lo accolse, gli diede la sua lingua e lo ricoprì di onori. La Spagna lo guardò sempre con diffidenza, non accettò mai fino in fondo l'intellettuale francese, il deportato, il militante comunista.
È morto a Parigi l'11 luglio 2011 e ha chiesto di essere sepolto a Biratou, il piccolo villaggio basco-francese dove si era rifugiato durante la dittatura nei suoi viaggi clandestini.

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Presso • 17 gennaio, 2019
•Sezione: Televisione, Produzione televisiva